Turismo Sostenibile

La terra del mare

10 giorni in Norvegia tra le meravigliose isole Lofoten, il villaggio di Babbo Natale e la Lapponia finlandese. Un itinerario ricchissimo di sorprese, prima tra tutte una notte in igloo di vetro. La Norvegia è speciale, è una terra con i paesaggi naturali più caratteristici, i fiordi norvegesi, la neve e il sole di mezzanotte, l’ora blu e lo skei. Una terra che prende dal mare la sua forza e dall’aurora boreale la sua fantasia. Acqua, cielo e braccia montuose si mescolano per creare qualcosa di unico e speciale. Nei 10 giorni in Norvegia scopriamo città e ambienti naturali che convivono perfettamente, isole in cui fare Island Hopping, alloggi in cui dormire a stretto contatto con il cielo e gli alberi. E poi arriviamo nella terra più a nord d’Europa, su un balcone spaziale che affaccia sul mare, Nordkapp.

Rovaniemi e Babbo Natale

Rovaniemi è una tappa obbligatoria. Ci troviamo nella porta d’ingresso della Lapponia Finlandese. E qui non può mancare un “oh oh oh” perché oltre alle renne e alla magia natalizia si può entrare nell’Ufficio Postale di Babbo Natale. E perché non scrivergli una letterina? Rovaniemi è una di quelle cittadine del Circolo Polare Artico che fanno simpatia e in qualche modo ti fanno amare il Natale. La notte si pernotta nel Villaggio Northernlights, dentro un igloo di vetro, struggente soggiorno tra le stelle, le aurore, intimo e davvero unico. L’emozione cresce già alle prime tappe.

Igloo di vetro emozionante

La porta di Capo Nord: Honnigsvåg

Per arrivare a Honnigsvåg, a nord della Norvegia, si passa attraverso il fiordo Porsanger, tra i quattro più lunghi della Norvegia. Un paesaggio pieno d’acqua e di cielo che culmina come ogni bella favola in un faro. Il Faro di Helnes, alla foce del fiordo. Ricostruito dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 2004 è stato automatizzato e trasmette un segnale in codice Morse. All’interno del faro si può mangiare al Ristorante oppure bere un drink nella Caffetteria, che offre anche dolci fatti in casa e una meravigliosa accoglienza. E ci sono sempre mostre permanenti di artisti locali e internazionali. C’è anche un piccolo Auditorium e tanto spazio per celebrare un matrimonio. Ad Honnigsvåg il sole non conosce il tramonto, non sa proprio cosa sia, almeno fino a fine luglio. Ad agosto poi scende solo un paio di ore per poi tornare a sorgere.

Honnigsvåg, la porta di Capo Nord

Due visite brevi

Honnigsvåg è la porta d’ingresso di Capo Nord quindi per entrare nel vivo di questo iconico luogo ti consigliamo una visita al Nordkappmuseet. Sicuramente l’avventura inizia da qui. L’unico monumento rimasto integro dopo la guerra è invece la chiesa di Honnigsvåg, se sei in giro per una camminata entra e visitala, è un piccolo cimelio per gli abitanti del posto.

Tappa imperdibile di questi 10 giorni in Norvegia, Finlandia e Svezia: Capo Nord

In questi 10 giorni in Norvegia uno dei punti topici è senza dubbio Capo Nord. Una meta assoluta nell’immaginario di un viaggiatore. E un po’ lo è. Anche se poi il viaggio prosegue. Però intanto su questa landa lunare ci lasciamo un pezzetto di cuore. È magnetica. Ammiriamo da qui il sole di mezzanotte, lo spettacolo di una luce che non termina mai, scende e risale senza mai avvolgere completamente la Norvegia nell’oscurità. Il promontorio, a picco sul mare, è l’habitat della pulcinella di mare e dei cormorani e offre una vista sconfinata d’acqua blu. Per avere un’interessante cornice intorno a questo spettacolo che si tinge di colori diversi si può raggiungere l’arco Kirkeporten, la porta della chiesa. Una parete di roccia che forma un’arcata naturale verso il mare.

Finalmente Capo Nord

Verso Alta e il Patrimonio Unesco di Hjemmeluft

Lungo il tragitto per raggiungere Alta, che si trova a 3 ore e mezza di macchina da qui, si incontrano branchi di renne lungo la strada e, a mano a mano che si prosegue noterai che sono una costante di questa terra. Alta è una destinazione sostenibile, rispettosa cioè dell’ambiente, un marchio di qualità conferitole perché lavora per ridurre l’impatto ambientale dell’attività turistica. Qui si trovano le incisioni rupestri di Hjemmeluft, un sito archeologico, l’unico in Norvegia, ad essere stato inserito nella lista dei Patrimoni Unesco. Attraverso queste incisioni entriamo a contatto con l’antico popolo che le ha fatte, ne scopriamo i segreti e i misteri.

Renne che circolano sulla strada

Aurora Boreale e l’Igloo Hotel di Sorrisniva

Alta è tra le mete preferite di chi è a caccia dell’Aurora Boreale. I cieli si tingono di verde e giallo e le luci del nord cominciano a danzare. Lo spettacolo proiettato da questo fenomeno è qualcosa che rimane impresso tutta la vita. Un’altra attrattiva da queste parti è il Sorrisniva Igloo Hotel, un albergo di ghiaccio, lussuoso, che viene costruito tutti gli anni e poi a primavera si scioglie. Non ci dormiamo ma ti vogliamo suggerire un piccolo assaggio extra.

Sorrisniva Igloo Hotel

Nei 10 giorni in Norvegia la tappa più trendy: Tromso

Proseguendo i nostri 10 giorni in Norvegia, ci dirigiamo verso l’altra grande città da cui è un piacere guardare l’Aurora Boreale: Tromso. Attraversiamo due fiordi l’Ulls e il Lyngen in traghetto. Questa zona quando non è innevata è piena di fiori selvatici: la Norvegia è bella sia d’estate che d’inverno. È una meta amata dagli sportivi perché oltre alle escursioni in mountain bike si possono praticare sci, kayak, ciaspolate, safari per avvistare le balene, sledding dog e, dopo tanta fatica, anche un idromassaggio in vasca calda con vista panoramica pazzesca.

Honnigsvåg, la porta di Capo Nord

La Cattedrale Artica di Tromso: un “iceberg” artistico

A Tromso facciamo un giro della città con una visita esterna della Cattedrale Artica, una vera icona per questo luogo. Visibile da ogni parte della città è stata pensata dall’architetto, Jan Inge Hovig, come un iceberg, e quindi che fosse rappresentativa di questa terra lappone. E, in effetti, si plasma perfettamente al paesaggio. La sera quando si illumina è ancora più evidente il suo effetto “iceberg”: l’illuminazione la rende metallica e la grande vetrata-facciata dell’edificio è ancora più evidente e particolareggiata.

La cattedrale Artica, l’iceberg di Tromso

Le Isole Lofoten

A questo punto non resta che imbarcarti per le isole Lofoten, altra grande meta dei nostri 10 giorni in Norvegia. Tappa principale Svolvær e poi i piccoli villaggi di pescatori: Å e Reine.

A Svolvær bevi in un bicchiere di ghiaccio

Svolvær è protetta dalle montagne e mitigata dal mare di Norvegia, ha un clima diverso rispetto alle altre destinazioni nordiche. Ha elementi che la connotano moltissimo, tipo il Faro sul sentiero panoramico, il Museo con bunker e reperti bellici della II Guerra Mondiale e il Magic Ice Lofoten, un grande locale in cui è stato ricostruito un bar di ghiaccio attorno a cui ruotano sculture di ghiaccio, musica e luci d’effetto. Un simbolo della città è il Geit, la capra, così chiamano i norvegesi la cima di una roccia che si trova sul monte Fløyfjellet, perché ha due corna: Storhorn e Lillehorn. Da qui cominciamo a tornare indietro verso Rovaniemi per percorrere il nostro triangolo della Norvegia, Svezia e Finlandia dedicato al Circolo Polare Artico.

Svolvaer, una meraviglia

Alla fine dei 10 giorni in Norvegia, Svezia e Finlandia: l’Ice Hotel 365

Attraversando il Parco Nazionale di Abisko ti sarà facile innamorartene: boschi stupendi, laghi e laghetti che d’inverno si ghiacciano creando favole, una natura intensa, carismatica, piena di grandi emozioni. Raggiugiamo Kiruna dove si trova l’Ice Hotel 365 che, a differenza dell’Igloo Hotel di Alta e grazie alla sua struttura e posizione, è in piedi tutto l’anno. Non si scioglie o, meglio, viene alimentato da notevoli apporti di acqua trasformata in ghiaccio. Questo hotel è molto esperenziale.

L’Ice Hotel 365 per tutto l’anno

     

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Dalla Finlandia verso la Norvegia, ritornando per la Svezia

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