Il Cammino dei Pellegrini in Svezia: la via ritrovata

100 chilometri tra Natura e Chiese di legno

Il Cammino dei Pellegrini in Svezia è immersivo. C’è una Natura dominante: montagne, vallate, laghi, canali.
Tutto è miniaturizzato, tutto ha una sua bellezza intrinseca. A percorrerlo ispira libertà, grandi spazi, senso di leggerezza. È la regione di Dalsland, disseminata di tantissime piccole chiese di legno che sembrano alveari del mistero. Queste, infatti, pur essendo architettonicamente il riflesso della Riforma Protestante, al loro interno, grazie ai manufatti, appaiono molto più antiche: XII-XIV secolo.
Siamo nel sud della Svezia, tra Vänersborg e Åmål, su un tracciato di circa 100 chilometri che era andato perduto in termini di “cammino”.

Il Cammino dei Pellegrini in Svezia venne cancellato

Percorso originariamente dagli antichi pellegrini, fu proibito nel XVI secolo dal Monarca dispotico Gustav Vasa. Questi infatti, autoproclamatosi “Protettore del Reame”, fece una serie di riforme, tra cui quella di chiudere tutti i sentieri dei pellegrini.
Quindi fondò la Chiesa Luterana di Svezia che pose sotto il suo stesso controllo.
Con la sua politica dura, il popolo ottenne l’autonomia da Norvegia e Finlandia, tanto da essere considerato il Padre della Nazione. Un uomo di certo bizzarro, dal temperamento dittatoriale ma amante della Musica Classica. Fu sua l’idea di fondare l’Orchestra Reale di Corte, oggi tra le più antiche d’Europa.

Aurora Boreale Foto di Alex Prykhodko da Pixabay

Il contatto diretto con le stelle

I pellegrinaggi che attraversavano la Dalsland e quelli che andavano verso Trondheim, in Norvegia, si dissolsero per riapparire quando una nuova forma di cammino si diffuse in tutto il mondo: il trekking.
La riscoperta delle vie antiche, percorse nei secoli, affascinò molto le nuove generazioni e così, anche Il Cammino dei Pellegrini in Svezia, si riappropriò della sua storia. Ne venne ritracciato il percorso e lo si contrassegnò con cartelli bianchi e arancioni.
Sono nate molte strutture ricettive, ovviamente, per accogliere viaggiatori e viandanti. Alcune sono state oggetto di recupero come i silos centenari e gli ex granai che affacciano sul Canale Dalsland; altre sono invece nuove, il risultato innovativo di progetti di rigenerazione umana. Le cosiddette Cabine di 72 ore: dei piccoli ritiri, quasi spirituali, in vetro, strettamente connessi alla natura per riscoprire sé stessi e il mondo circostante. Addormentarsi sotto le stelle è sempre una grande emozione, soprattutto se non ci sono luci urbane a disturbare il lento brillare.

Sul Cammino dei Pellegrini in Svezia dei piccoli misteri

Il Cammino si snoda lungo le rive del secondo lago più grande d’Europa, il Lago Vänern, nelle cui acque galleggiano circa 22 mila isole e l’Arcipelago di Lurö. Uno spettacolo suggestivo, ricco di spunti fotografici.

E colleziona luoghi incredibili, per esempio -come dicevamo- le chiese di legno. Fra tutte spicca la Chiesa di Sant’Erik a Grinstad, vicino la cittadina di Mellerud. All’interno, tra i tanti misteri, spunta l’affresco Il Cristo nel Labirinto. Di questo, in giro per l’Europa, ce ne sono sette ma è l’unico che non ha il Cristo al centro e soprattutto è affrescato in verticale. Il labirinto riconduce in qualche modo ai Templari e, se pure non vi è alcuna traccia di loro, una lettera di Papa Clemente V, indirizzata ai Vescovi di Dalsland, li colloca in questa regione. Quindi il fascino dei Templari arriva fino a queste terre lacustri, boscose, ricche del respiro della Natura.

Castello di Läckö Slott Foto di Neve Nera da Pixabay

Storie lungo il Cammino dei Pellegrini in Svezia

Dopo aver raggiunto Vänersborg, l’idea è quella di prolungare la nostra scoperta fino all’altro Cammino dei Pellegrini in Svezia, che si estende per un breve tratto di 44 chilometri tra Varnhem e Falköping.
Prima però di rimetterci in moto, ci soffermiamo sulle sponde del lago dove sorge il Castello di Läckö Slott, un’imponente fortezza bianca i cui quattro piani sono continue aggiunte di chi vi ha vissuto.
Può raccontare le vite del Vescovo Brynolf Algotsson, che lo fece costruire su due piani; e poi quelle del Vescovo Brynolf Gerlachsson, dello stesso Monarca Gustav Vasa e del suo Federmaresciallo Jacob De la Gardie; infine del conte Magnus Gabriel De la Gardie. Ognuno di loro ampliò e ristrutturò la precedente architettura fino a farla diventare Monumento Nazionale.
Quindi raggiungendo Falköping si può riprendere il 2° cammino a sud della Svezia.
Seguici sul prossimo racconto di viaggio.


I cammini interessanti:

Ovviamente IL CAMMINO DI SANTIAGO in Spagna

e LA ROTA VICENTINA in Portogallo

Altrimenti molto suggestivo è il CAMMINO DI SANT’OLAV in Norvegia


Curiosità: Il Premio Nobel della Letteratura è svedese

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