Vini greci: tour enogastronomico nella Grecia di Dioniso

Dai Fenici in poi

I vini greci sono una grande attrattiva per il paese e tra questi spiccano gli “autoctoni”, quelli cioè riconducibili alla terra e -in qualche modo- ai Fenici che vi importarono la vite nel 2000 a.C.
Da allora l’attività che ruota intorno al vino è diventata sempre più importante: dalle orge dionisiache -per celebrare quel Dio che aveva confidato loro i segreti della produzione vinicola-, alle innumerevoli cantine nate per produrre vino, oggi c’è un fermento che va oltre la semplice coltura.

Da dove parte il vino

Si tratta di una filosofia di vita che mescola la storia, quindi il Terroir unico con l’Arte. Il vino non è solo una tradizione a sé stante ma un bene legato ad altri beni. Dai campi di ulivi ai borghi, dai siti archeologico ai musei, fino ad arrivare a tutta la rete di taverne tipiche e, oggi, anche cantine, tutto è volto a creare attenzione verso questo prodotto.
La cura dei vini greci nasce già dalle uve, anzi, ancora prima dalla scelta del terreno su cui far sviluppare il vitigno. Questo perché montagne, isole, terrazzamenti collinari, ma anche componenti oligominerali e clima lasciano il loro timbro sul sapore, sull’aroma e sul colore del vino.

Il vino è una storia familiare

Ci sono molte storie interessanti legate alle Case vinicole, storie familiari, di generazioni di viticoltori che hanno portato avanti con orgoglio il loro marchio, formando con altri delle cooperative riunite. C’è una grande fiducia nella squadra, nell’aprirsi alla coltura dell’altro. I marchi in effetti si rafforzano perché si sostengono a vicenda, creando sostenibilità.

Le uve della Grecia

I vini della Grecia del Nord

È successo nella Grecia del Nord dove, questa collaborazione, ha generato l’integrazione degli associati macedoni nella più grande “Organizzazione Capitale della Cultura d’Europa”. E, di conseguenza, ha portato alla loro qualificazione come Strade del Vino & Gastronomia.
Sono 8 i percorsi che mescolano vino e cultura: dall’Epiro, all’Olimpo, da Naoussa a Goumenissa e altri.

I vini greci dell’isola di Creta

Lo stesso è capitato anche all’isola di Creta dove l’Associazione di Sitia, che conta circa 43 cooperative attive, ha dato vita a una famiglia allargata di viticoltori. La tradizione è di casa e l’accoglienza è garantita. Soprattutto a tavola, dove il vino accompagna i prodotti caseari, le olive, i pomodori.
C’è anche chi studia le profonde radici dei vini greci e riporta a nuova vita delle antiche varietà di vino, pressoché dimenticate; altri si ispirano alla biodiversità e quindi producono il biologico integrato; altri ancora mescolano il vino locale con le varietà internazionali.
Se sei in vacanza a Creta, oltre alle spiagge e alle città non puoi mancare il tour enogastronomico che si allunga per tutta l’isola. Degustazioni accompagnate dal suono della lira cretese, dei violini e del laouto. Oltre che dai sapori della tavola, che raccontano la tradizione e la storia di questa terra incredibile. Tutte le Cantine hanno vini rossi e bianchi IGP da assaggiare nella bella atmosfera greca.

Quando i vini greci diventano tour enogastronomici

Un tempo ci si dedicava solo a produrre e vendere. Oggi, tutti affiancano a questa fase “elementare” ad eventi, convegni, degustazioni, corsi, pranzi in cantina, incontri interdisciplinari, attività culturali. Insomma un pacchetto che fa diventare “quadro” un’opera d’arte.
Il Patrimonio Culturale greco non si ferma certo qui, I vini greci sono affiancati dalla gastronomia locale. E, bisogna dirlo, in tutta la Grecia i prodotti sono sempre stagionali e quindi freschi. Anche le ricette e i piatti assorbono questa freschezza e si presentano davvero gustosi.
Non manca mai la Pita a tavola -il classico panetto della tradizione greca-, e nemmeno lo yogurt greco, la feta, e le verdure. Insomma, il vino diventa l’alter ego della moussaka, il famoso pasticcio di melanzane; dei souvlaki, gli spiedini di carne speziata; dell’insalata greca accompagnata dalla salsa Tzatziki; e dal baklava, il dolce di pasta fillo e miele.

Potresti rinunciare mai ad una vacanza esperenziale?

Le etichette dei vini greci sono custodite in una “libreria”, e questa è un biglietto da visita che colloca il paese tra le mete più enogastronomiche d’Europa.

I vitigni autoctoni della Grecia

Vini autoctoni del Peloponneso

Tutta la zona del Peloponneso, e soprattutto il marchio legato a Nemea, sono antichi cultori del vino autoctono. La qualità più diffusa e certificata DOP è l’Agiorgitiko, ma c’è anche il Nemea DOP, il Moscato di Patrasso, il Mavrodafni.
Certamente i siti storici tra cui Micene ed Epidauro, Nauplia e Olimpia, il Canale di Corinto e Malvasia, giocano un ruolo culturale importante. Proprio per quel legame che dicevamo, qui il vino diventa un principe in mezzo alle sue principesse. Viaggiare nella culla della storia greca e bere vini greci, partecipare a seminari, eventi, degustazioni, può essere davvero un’esperienza indimenticabile.

I vini della Grecia centrale

Lo stesso se si viaggia nella Grecia centrale. L’isola di Eubea, le regioni di Attiki e Beozia occupano un ruolo fondamentale nella produzione di vini. Quindi c’è una particolare attenzione nel creare il giusto rapporto tra turisti e cantine. I visitatori vengono travolti dalle feste e -quando è il periodo- dalla vendemmia annuale. Un vero rito.
Fare un viaggio nell’Isola di Eubea, che offre paesaggi straordinariamente incontaminati, può essere uno spunto interessante per unire vini greci e natura. Renderli parte di un viaggio emozionale.

E infine i Vini di Atene e dell’Attica

Poi c’è tutta l’area vitivinicola che ruota intorno ad Atene. La zona dell’Attica, plasmata da macchie di ulivi, fichi, alberi di pistacchio. Tra una visita alle colonne del Tempio di Poseidone -a Capo Sounion– e una degustazione nelle case vinicole c’è un filo sottile che lega tutto. Qui vengono organizzati tour enogastronomici interessanti che approfondiscono la storia delle Cantine e mettono a disposizione dell’ospite anche reliquiari, oggetti vintage.
Per non parlare dell’attenzione rivolta al vino più famoso della Grecia: il Retsina. Una piccola parentesi su questa varietà di vino: all’epoca delle orge dionisiache non c’era modo di conservare i vini, così i “viticoltori” di allora aggiunsero al mosto, la resina di pino, e scoprirono che in questo modo il vino resisteva di più all’ossidazione. Oggi il Retsina è tra i vini greci più amati e diffusi con le sue note dolci.

Non ti resta che aprire i sensi ai tratti distintivi di ogni vino. Nel bicchiere trovi la memoria di un passato che non è mai evaporato.

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MAPPA DELE STRADE DEI VINI IN GRECIA

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Un approfondimento sul SANGUE DI BACCO A NEMEA

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Alcune informazioni storiche su:

MICENE
ATENE
CRETA
ISOLA DI EUBEA

 

 

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