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Evia l’isola dei Greci, altrimenti detta Eubea in italiano, non è conosciuta dalle folle turistiche, se pure è estremamente vicina ad Atene e collegata alla terraferma per mezzo di due ponti.
Il ponte sospeso a fune, di recente costruzione, e il Ponte dei Calchis, uno degli ultimi al mondo che si aprono per far passare le navi dopo le 23.
Sotto quest’ultimo le acque fanno strani giochi: si gonfiano, come per una piccola marea, la Palìrria, e cambiano direzione ogni sei ore.
Il Golfo di Evia è infatti “vittima” di un fenomeno naturale che si sviluppa non solo per le leggi di gravità della Luna ma anche per il dislivello del mare da nord a sud. E forse anche per qualche misteriosa forza soprannaturale.
Evia l’Isola dei Greci parte da Chalkida
Una volta sull’isola, sei già nel cuore della città principale, Halkida. Ci sono diverse attrattive che siamo certi ti piaceranno: innanzitutto la vista dalla Fortezza di Kanithos, comunemente chiamata “Karababa”.
Evia l’isola dei Greci è famosa per i suoi tanti castelli e fortezze sparsi sul territorio. Da quello degli Avalonari al Castello di Vasilico a quello di Aliveri Eubea, e a tutti gli altri. Il Karababa, in particolare, doveva proteggere la città dai veneziani. Poi quando questi lo espugnarono venne trasformato in un punto nevralgico della vita politica ed economica locale.
Le facciate scritte dalla storia
La città ha un assetto che mescola un po’ tutte le dominazioni che si sono avvicendate. Il risultato sono dei bellissimi edifici antichi tra cui il Kokkino Spiti -nota come La Casa Rossa-; la Casa delle Statue, la Villa di Kriezoti, la Casa di Karakostas e le case veneziane e turche. E anche la presenza della Moschea Emir Zade, l’unica sopravvissuta di undici altre moschee; della Chiesa Agia Paraskevis -che conserva le ossa degli abitanti uccisi a tradimento dai turchi-, e infine della Sinagoga.
Quest’ultima è il cuore della più antica comunità ebraica.
Chalkida d’altronde ha 3000 anni di storia e fu proprio la sua posizione sul mare a renderla appetibile.
Per approfondire gli usi e i costumi degli abitanti di Evia, la città ha istituito -all’interno di un complesso medievale- il Museo del Folklore esponendo più di 1200 oggetti appartenenti alla vita quotidiana.
Evia l’Isola dei Greci, un po’ di archeologia
Evia viene considerata “l’Isola dei Greci” perché più di tutti sono loro a trascorrerci i fine settimana e le vacanze estive. Pur essendo grande e vicinissima ad Atene, pare sia sempre passata inosservata agli occhi dei turisti.
Invece si possono scoprire spiagge davvero belle e luoghi interessanti da un punto di vista culturale.
Un’esperienza prettamente storico-archeologica, ad esempio, potresti farla nella città di Eretria.
Questo luogo ha subito due importanti invasioni, persiana e romana, e è stata rasa al suolo così come i suoi monumenti. Del Tempio di Apollo Daphnephoros, che era un importante centro religioso, restano solo poche parti, tutto il resto della struttura è stato utilizzata come materiale di risulta per costruire altri monumenti o case.
Eretria e alcuni spunti
Un elemento architettonico che troverai straordinario è la Casa dei Mosaici. Questa è stata riscoperta intorno al 1975, prima giaceva nascosta sopra un monumento funerario del I secolo a.C. I mosaici sono stupendi e rappresentano scene della mitologia greca, la casa in sé racconta una struttura ellenistica di uso domestico, molto rara.
Ma si possono scoprire anche molte tombe macedoni, tra cui quella di Eros, oppure il Museo di Eretria ma non si può visitare il Teatro Antico di Eretria, chiuso per inagibilità.
Un elemento importante di questo Teatro è che la Cavea perché invece di approfittare della cittadella è stata costruita su una collina artificiale.
Evia l’Isola dei Greci sa di Natura
Una delle spiagge meno affollate di Eretria è Kalamos. E’ selvaggia, con ritagli di sabbia tra le rocce. Se ami lo snorkeling sei in un habitat ideale, il fondale marino è limpido e colorato di vegetazione marina.
Evia l’Isola dei Greci ha spiagge integrate in una Natura rilassante di pini, su sabbie fini o ciottoli, con acque pulite, trasparenti. Molte delle spiagge, tra cui Soytsini, Moyrteris, Metochi, si trovano nei pressi dell’unico porto naturale di Evia, Kimi. Qui oltre a trovare uno tra i più apprezzati Musei del Folklore, che tra l’altro ospita opere di artigianato uniche, costumi tradizionali e ricami, ci si può imbarcare per le isole vicine. Skyros, Alonissos, Skopelos distano da una a tre ore di viaggio.
Edipsos e la “grecità”
Un altro luogo di Evia è Edipsos, famosa per i bagni termali amati dagli Imperatori di tutti i tempi e dalle celebrità più recenti. Sono circa 80 le sorgenti termali che rinvigoriscono la pelle e la mente, ritemprano i nervi e allontanano i disturbi cronici. Noi ve lo consigliamo, è un paradiso di fanghi, massaggi, acque minerali, acque di mare, magia per il corpo.
Anche nella zona di Edipsos ci sono le spiagge della “grecità”: Rovies, Agios Georgis, Agia Anna, Artaki e Heliadou. Oppure nella zona di Karystos, una combinazione perfetta tra spiagge e natura.
Da Limni a Marmari Bay
E Limni, un villaggio di pescatori famosa per i suoi tetti rossi. Da qui è facile imbarcarsi per le isole limitrofe Skiathos e Skopelos ma anche prendere dei traghetti per raggiungere Chalkida o Edipso, Agios Konstantinos.
Infine un piccolo giro in barca tra le “isole turchesi” fino alla Baia di Marmari.
Una spiaggia esotica e verdeggiante, la sabbia bianca, un luogo incontaminato e pressoché disabitato al servizio della bellezza. L’esperienza onirica è però reale. Ti trovi di fronte alle Petali Islands, un arcipelago per metà privato per metà aperto al pubblico, in quella che viene definita la Laguna Blu.
Il Paradiso esiste.
Qui la nostra LOCANDINA, dai un’occhiata!
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