Table of Contents
Elemento circolare e serpenti
Le fedi nuziali greche presentano delle incisioni su base d’oro quasi a intreccio e sono da sempre un simbolo di continuità ed eternità dell’amore, ideali per sposarsi in Grecia.
Ma per capire di più sulla rappresentanza delle fedi nella nostra cultura e in quella ellenica bisogna tracciare le varie avventure che gli anelli di matrimonio nel corso della storia hanno avuto.
Il cerchio-serpente
Per esempio, sia i popoli antichi della Grecia che gli indoeuropei utilizzavano, come simbolo di costruzione e distruzione e quindi di rinnovamento di una situazione, il famoso Ouroboros, cioè un serpente che mangia la propria coda.
Quindi, ecco che già in questa circostanza assistiamo a un elemento a forma di cerchio -rappresentante il ciclo della vita che si autoalimenta- che diventa virale.
In sostanza, le fedi nuziali greche, riprendono da questo mito la forma, ma anche la metafora di un matrimonio di lunga vita.
Suggellano un momento che, però, gli sposi, in modo costante, devono poi riconfermare nella vita di tutti i giorni.
Il cerchio pagano
Ma se andiamo a pescare ancora più indietro nel tempo recuperiamo, tra le tradizioni pagane, un altro romantico simbolismo. Cioè, durante la cerimonia, al momento della consacrazione del matrimonio, un preposto tracciava un cerchio sulla terra intorno agli sposi, per augurare un felice avvenire, propizio e duraturo.
Le fedi nuziali greche dalla fedeltà all’oro
“Fides” in latino vuol dire appunto “fede”, e chi sceglie di unirsi in matrimonio -ovviamente- giura un patto superiore con sé stesso, oltre che con lo sposo/a e con Dio.
Quindi possiamo dire che il valore di un anello, che prima è di fidanzamento e poi diventa ufficiale, è proprio legato al concetto di fedeltà e di lealtà verso l’altro.
La circolarità di questo gioiello rafforza il senso dell’unione: due anelli consacrati, se messi insieme ci fanno pensare al simbolo dell’infinito, e quindi torna quella costanza nel mantenere vivo il rapporto.
L’oro giallo, considerato il metallo più forte, è anche questo un rafforzativo dell’unione, perché indica l’eternità. È un materiale indistruttibile.
Ecco perché è vista di cattivo auspicio la rottura di un anello, essendo questo così robusto, quando si spezza avviserebbe la coppia di un imminente disastro.
Il cammeo sulle fedi nuziali greche
Le fedi nuziali greche, hanno tutte queste suggestive interpretazioni e ricordi a forgiarle, e inoltre appartengono a quella schiera di anelli in generale, che nell’antichità, venivano considerati elementi di potere, rappresentativi dello stato sociale delle persone che li indossavano.
Per questo in Grecia si assiste alla comparsa sul cerchietto dei cammei, dei piccoli capolavori di artigianato formati da incisioni raffinate.
La pietra dura, o la conchiglia, sono i materiali più utilizzati nell’ambito della glittica, cioè della lavorazione del cammeo, ma per creare gioielli più pregiati sono invece impiegate la giada, l’agata e l’ametista.
Origine del cammeo
Prima di approdare sulle fedi nuziali greche di oggi, però, il cammeo non era esattamente un gioiello ma una pietra grossolana e stratificata, cosiddetta sardonica, in uso tra gli etruschi e fenici, i quali la incidevano per raccontare la loro vita quotidiana.
Il cammeo, altrimenti qualificato “Bocciolo di fiore”, da un termine arabo, deve la sua grande diffusione ad Alessandro Magno che lo introdusse anche in tutta la Grecia, su utensili e vasi, e sulle stoffe.
I principali soggetti ritratti dell’epoca erano soprattutto le divinità mitologiche di Afrodite ed Eros, e per questo -probabilmente- è diventato un manufatto d’amore.
Matrimonio in Grecia con un cammeo sull’anulare
La lavorazione è molto complessa quindi chi decide di sposarsi con un’oggetto di simil fattura sa di portare al dito qualcosa di davvero prezioso, non solo dal punto di vista religioso. E, oggi, tra l’altro, è possibile progettarlo da sé, se si ha l’abilità di disegnare l’effige, così da dargli un ulteriore valore di unicità.
Potrebbe essere una bella idea farsi confezionare le fedi nuziali greche facendosi contagiare dalla storia.
Un simbolo universale
Se è vero che l’anello in passato ha rappresentato lo status sociale di un individuo è anche vero che con il tempo ha finito di più con l’identificare lo status di uomo o una donna di fronte a Dio.
Un elemento chiave che, non va dimenticato, ha accomunato diverse culture e popoli, e ha dato un senso di completezza alla vita.
Antiche usanze a cui ispirarsi per sposarsi in Grecia
Sposarsi mettendo al dito le fedi nuziali greche è una suggestione che puoi far diventare realtà, ma ci sono anche altre tradizioni a cui puoi ispirarti.
In tempi molto più antichi, e parliamo di un’usanza egizia, gli uomini in Egitto erano soliti indossare un’anello-moneta che solo il giorno del matrimonio si sfilavano per donarlo alla neo sposa sull’altare. Molto facile da realizzare, no?
Anelli di matrimonio per un giorno
Ma anche il Medioevo ci regala qualche storia romantica. La futura sposa aveva il compito di intrecciare un suo capello con un capello del futuro sposo e di portarlo legato al dito, e vicino al cuore, per nove giorni.
Solo durante la celebrazione del matrimonio poteva sfilarselo e passare il gracile intreccio al dito dello sposo. L’Anello però si perdeva lì, o si conservava. Anche questa usanza non è difficile da ripetere, giusto?
Incisioni sulle Fedi nuziali greche
Il Tardo Medioevo è stato il periodo che ha legittimato lo scambio degli anelli e l’affermazione di una tradizione che li vuole al dito per tutta la vita. E questo è quanto arrivato a noi.
Ma se vuoi aggiungere un po’ di meraviglia, affidati al XVIII secolo, a quando cioè per la prima volta comparvero nella parte interna dell’anello alcune incisioni. Null’altro che la data del matrimonio e il nome degli sposi. Che è sempre una cosa carina da scrivere, ma potresti viaggiare con la fantasia e far incidere sulle fedi nuziali greche una frase celebrativa, d’amore, da scambiarvi per l’eternità.
Le fedi nuziali greche: perché sull’anulare?
Le fedi nuziali greche circuiscono il dito anulare, come in tutta Europa, tranne che in Spagna e nei paesi di religione protestante. Una circostanza, questa, legata a leggende, miti, storie.
Ne conosciamo 4, te le raccontiamo, così, per arricchire la tua vena romantica:
- La leggenda egizia individua nel dito anulare il passaggio di una piccola vena che, guarda il caso, conduce al cuore
- Un’altra storia indica l’anulare come il dito destinatario dell’anulus pronobus, cioè l’anello di fidanzamento, e di conseguenza della fede nuziale.
- Una credenza religiosa vede nell’anulare il dito consacrato alla Famiglia perché quando il sacerdote si fa il segno della croce, riconosce col pollice il nome del Padre, con l’indice il nome del Figlio e nel Medio il nome dello Spirito Santo.
- Una tradizione orientale, invece, ci dice che il pollice rappresenta i genitori, l’indice i fratelli/sorelle, il medio sé stessi, l’anulare è il posto dedicato all’anima gemella e il mignolo ai figli.