Un piccolo paese dell’Estremadura
Il Santuario di Fatima nasce sulla Cova da Iria, cioè laddove i pastorelli –Lucia Dos Santos, Jacinta Marto e suo fratello Francisco– ebbero la prima apparizione della Vergine, e anche le successive.
Siamo in un paesino dell’Estremadura, Aljustrel, dove i bambini vivevano una vita normale. Un luogo antico, lontano da ogni possibile forma di turismo. Eppure le apparizioni, il fatto che a vedere la Vergine fossero tre pastorelli, e la Natura rurale intorno, ci ha fatti entrare immediatamente nella storia.
Prima del Santuario di Fatima una piccola cappella
La Chiesa -in confronto all’opinione pubblica- ha iniziato ad empatizzare con i bambini solo molti anni più tardi.
E anche alcune istituzioni, piuttosto scettiche rispetto ai racconti, remarono contro di loro. Il sindaco stesso, alla quarta delle apparizioni, era il 13 agosto, arrivò perfino a farli rapire. Un gesto estremo per far cadere quello che credeva essere un castello di carte.
Ma non vi riuscì
Il Santuario di Fatima inizia a nascere come idea solo quando nel 1930 il Vescovo di Leiria dà finalmente credito alle parole dei pastorelli, e quindi ne autorizza il culto della Madonna.
Ma sul luogo delle apparizioni era già sorta una Cappella. Infatti, Lucia parlando a nome della Vergine indicò dove Lei avrebbe voluto essere pregata. Era il 1920 quando la struttura venne terminata.
Il lutto di Lucia e la vocazione
Ma Lucia dovette proseguire il suo percorso da sola: Francisco l’anno prima e Jacinta proprio in quello stesso anno scomparvero per via della febbre spagnola.
Lei decise di seguire la sua vocazione ed entrò nell’Ordine di Santa Dorotea per poi proseguire in quello delle Carmelitane. È vissuta fino ai giorni nostri. Era il 13 febbraio del 2005 quando morì. Una strana coincidenza che fu proprio un giorno 13.
Processioni di luci nel Santuario di Fatima
Se il 13 maggio è l’anniversario della prima apparizione, il 13 ottobre lo è dell’ultima. In queste due giornate oggi si accalcano migliaia di pellegrini e fedeli mariani.
Il 12 maggio si assiste a uno dei momenti più scenografici e corali: la Processione delle Candele. I fedeli riempiono di luci la grande spianata che porta al Santuario: c’è un’atmosfera dolcissima che si lega a un fatto religioso ma anche a qualcosa di più intimo.
Invece a ottobre -ugualmente struggente- si svolge la Processione dell’Addio.
Eventi miracolosi
Quando i tre pastorelli si incamminarono verso Cova da Iria per l’ultima apparizione di quell’ottobre del 1919, furono seguiti da uno stormo di 70 mila persone. Tutti restarono in silenzio. E Attesero.
Quel giorno è rinomato perché avvenne il cosidetto “miracolo del sole”, cioè una forte pioggia battente impregnò d’acqua le persone e il terreno, poi spuntò un sole che si colorò e si spostò, si ingrandì e poi si rimpicciolì. Alla fine di questa evoluzione gli abiti tornarono asciutti e l’erba anche.
La Cappella delle Apparizioni
Il Santuario di Fatima possiamo dire che nacque dopo questo evento. Quella prima Cappella, ad opera di un muratore, tale Joaquim Barbeiro, venne fatta esplodere -due anni dopo la sua costruzione- per mano di anticlericali. Subito i fedeli si mossero per ricostruirne un’altra.
Oggi la cappella si trova all’interno di un ben più ampio complesso religioso delimitato dal cosiddetto “Recinto di Fatima” che comprende sia la Basilica de Nossa Senhora do Rosário de Fátima che la Basilica di della Santissima Trinità.
Ti starai chiedendo ma dove si trova il famoso proiettile, e perché un elemento che rimanda alla guerra si trova in un luogo di pace?
I Papi
E qui arriviamo alla storia dei Papi. Al legame profondo che la Vergine di Fatima instaurò con i Papi depositando nelle mani di Lucia i famosi Segreti di Fatima. Proprio uno di questi segreti coinvolgeva, come sappiamo, Papa Wojtyla.
Ma ancor prima di lui anche Papa Pacelli fu un grande devoto di questa Madonna. Proprio quel 13 maggio 1917, quando nasceva il miracolo, lui venne eletto Papa.
E poi Papa Paolo VI, il quale non mancò di fare un pellegrinaggio al Santuario di Fatima il 13 maggio del 1967.
Santuario di Fatima: la Corona
Il testimone passò dunque a Papa Giovanni Paolo II. Lui si presentò ben tre volte al cospetto di Nostra Signora di Fatima. L’ultima il 13 Maggio del 2000, quando ci fu il rito di beatificazione di Jacinta e Francisco; la seconda nel 1991, quando pronunciò queste parole:
Grazie, o Celeste Pastora, per aver amorevolmente guidato i popoli verso la libertà!”
E la prima volta, la più importante, il 13 Maggio del 1982.
Fu in questa occasione che Papa Wojtyla si inginocchiò davanti alla Statua della Madonna e la ringraziò di avergli salvato la vita il 13 maggio dell’anno prima.
Di quell’attentato restò il proiettile che lo aveva colpito e che il Papa volle fosse incastonato nella corona della Madonna di Fatima.
Cento anni 13 maggio 1917 -13 maggio 2017
Wojtyla fu sempre devoto a Fatima. E oltre a renderle omaggio, così come la Madonna aveva chiesto ai pastorelli, le dedicò la Russia portando nel “Recinto” del Santuario un pezzo di Muro di Berlino. Questo “Monumento” è diventato l’emblema delle apparizioni di Fatima.
Dopo Papa Giovanni Paolo II fu Benedetto XVI a portare omaggio alla Vergine, era il 13 maggio del 2010 e, infine, Papa Francesco, il 13 Maggio del 2017 quando si è celebrato il centenario delle apparizioni.
Non ci resta che attendere la beatificazione della “pastorella” Lucia, la cui vita, i diari, le lettere e tanti altri testi scritti di suo pugno sono sotto la lente d’ingrandimento della Chiesa Cattolica.
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