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ToggleSotto Oia, un porto particolare
Ammoudi a Santorini si trova proprio sotto il villaggio di Oia. Nel tratto in cui la Caldera raggiunge l’apice di bellezza, fascino e storia.
Rossa e panoramica, Ammoudi Bay è un gioiello davanti al mare turchese, la natura incontrastata -creata dall’effetto “vulcano”-, un piccolo angolo di Santorini che sorprende gli occhi. Una meta speciale in cui rifugiarsi qualche ora, meno frequentata rispetto alle spiagge trendy che si trovano nella parte sud dell’isola, dopo l’antico villaggio di Akrotiri.
Come arrivare ad Ammoudi Bay
Dal Castello di Oia, punto panoramico per eccellenza, si scende fino alla baia di Ammoudi.
Evita l’asinello come mezzo per spostarti e percorri invece i 214 scalini: è un sentiero intrepido tra le rocce grezze e il cielo che vale la pena percorrere per calarsi nell’atmosfera antica di questa parte di isola.
Un esperienza unica che inizi ad assaporare scendendo, poi si apre il piccolo teatro naturale, con casette bianche che risaltano sulla roccia rossa e i ristoranti di pesce che sono il fiore all’occhiello dell’isola.
Forse la risalita è un po’ più faticosa ma la giornata leggera ti sarà d’aiuto per mettere insieme le energie.
Conosciuta anche come il Porto di Oia, Ammoudi Bay è il punto di partenza ideale per esplorare la vicina isola di Thirassia. Infatti da qui partono molti taxi boat per avventurarsi nell’Egeo.
Tra le mete dell’escursione sicuramente non manca mai la piccola chiesa di Efta Paides, su una spiaggia nella baia di Mouzakia.
Dove mangiare a Santorini con vista
Lo abbiamo scritto: le perle di questo luogo -fino a qualche tempo fa sconosciuto alle rotte turistiche- sono le taverne di pesce.
è il pesce del giorno, non ti sfuggiranno i polpi appesi ovunque, e l’atmosfera è densa di questa quotidianità, anzi, sembra che tutto passi da queste parti, tutto sia effimero. La giornata è tua, è lì in quel momento. Un angolo di pace.
Uno sguardo verso l’Egeo, verso l’orizzonte carico di tante luci diverse, pregno di storia ed emozioni e riesci ad arrivare fino a Kamari, verso la coda dell’isola e poi verso Thirassia, davanti agli occhi, placida nella sua solitudine di isola espulsa dalla più grande Santorini. Correva l’anno 1628 a.C., infatti, quando una grande eruzione fece collassare l’isola e si creò la famosa Caldera.
Oia Santorini tramonto
Il panorama si rinnova soprattutto la sera quando il tramonto cala la sua arma vincente e il rosso della roccia si infiamma: Ammoudi Santorini emerge in tutta la sua spettacolarità. E poi la notte, il silenzio, l’acqua, il profumo di pesce cucinato, l’accoglienza greca. C’è un po’ di magia speciale condita con del sano romanticismo e quindi è una meta ideale per gli innamorati, per chi è in viaggio di nozze, ma anche per coppie che sono in cerca di un luogo in cui scambiarsi una promessa, fare una cena sotto le stelle, rinnovare il proprio amore.
Ma prima di arrivare alla cena concentriamoci su cosa fare durante il giorno, che non è poco.
Cosa vedere a Santorini da Ammoudi
Una volta scesi i tuoi 214 scalini e respirato un po’ di tutto questo scenario puoi imbarcarti per Thirassia che vale la pena di visitare.
Thirassia
Scendendo dal taxi boat ti trovi nel porticciolo di Riva da cui parte l’unico sentiero possibile per raggiungere il villaggio principale, Manolas.
Riva, o Agio Irini, cioè Sant’Irene è il nome con cui si chiamava Santorini prima di diventare tale. Di questo antico nome è rimasta la chiesetta di Agia Irini, peraltro di origine veneziana, che si trova nel porto. È come se un pezzetto di scintilla dell’originaria isola fosse rimasto qui, su Thirassia, e un pezzetto fosse conservato ad Akrotiri, tra i resti di quel sito archeologico testimonianza importante della vita degli isolani prima dell’eruzione.
Thirassia spiagge e sorgenti termali
Ma ci sono anche altri minuti villaggi:
- Potamos, a strapiombo su una roccia, tra chiese, cappelle e case-grotta. Una vista meravigliosa dall’alto ti aspetta.
- e Agrilia, anche qui le case e le vinerie sono scavate nella roccia e dilatano il tempo, come se ci trovassimo in un’altra epoca.
Invece una cosa che non devi aspettarti sono spiagge sabbiose, ma questa è un po’ la caratteristica di Santorini complessivamente. L’origine vulcanica ha dato un imprinting molto scuro alle rocce e a Thirassia si entra a contatto con questa particolare terra. Un esempio è la spiaggia nera di Korfos.
Però puoi invece crogiolarti tra le sorgenti termali, fare qualche fango, qui madre natura è molto generosa. Oppure praticare snorkeling, i fondali marini sono una pace per la mente.
Le chiese di Thirassia
L’isola di Thirassia non ha negozi ma ha più di 20 chiese ortodosse: da visitare assolutamente la chiesa della Vergine Maria vicino Potamos, il 21 Settembre si respira appieno tutta la sua atmosfera grazie alla festa dedicata alla Vergine. Poi ci sono la Chiesa di San Costantino a Manolas e la chiesa di San Demetrio, sempre a Potamos.
Taverna Dimitris
Rientrando ad Ammoudi Bay siamo certi avrai fame. Quindi ti raccontiamo una storia: una coppia, lui Dimitris e lei Joy nel 1989 rilevarono quello che un tempo era la rimessa delle barche di Ammoudi.
Si innamorarono del posto e lo trasformarono in una taverna di pesce. Da 23 anni servono con passione ai tavoli e amano cucinare pietanze fresche, soprattutto il pesce. Il ristorantino sull’acqua si chiama Dimitris Ammoudi Taverna, appunto, e sarai deliziato dall’atmosfera, dal mare che dondola vicino, dalla sensazione di libertà e spensieratezza.
Sia in padella che sulla griglia i piatti sono prevalentemente di pescato fresco mentre le verdure hanno un sapore di terra.
Dove dormire a Santorini
Possiamo suggerirti molte strutture nel villaggio di Oia ma intanto ti possiamo consigliare quelle a ridosso dell’Egeo, da dove godersi l’ora blu, poi il tramonto, l’affaccio sulla Caldera, i comfort di un hotel 4* con piscina sul mondo, spa, cene a lume di candela.
Sono:
- L’Esperas Santorini, idialliaco, una piccola nicchia per creare un’atmosfera romantica
- E L’Old Castle Oia, anche questo seducente, un ponte tra passato e presente
Nei dintorni di Ammoudi Santorini
Una volta risalti e assaporata la notte in un hotel di Oia puoi guardarti intorno e, tra lo skyline di Santorini, le case cicladiche e i mulini a vento, trovare una strada che ti porti a scoprirne i dintorni.
In questa zona oltre ai resti dell’antico castello c’è il Museo Navale di Oia in cui rintracciare la vita di mare, barche in miniatura, documenti di navigazione, molte fotografie esposte, elementi legati alla vita dei marinai a bordo.
Le spiagge vicino Ammoudi Bay
Ammoudi Bay, lo abbiamo visto, non ha una vera e propria spiaggia, e Oia non è esattamente la parte di Santorini migliore per un ambiente balneare, però ci sono:
- all’interno della Caldera la spiaggia di Armeni, raggiungibile scendendo -come nel caso di Ammoudi- degli scalini, 286 per la precisione, oppure da Ammoudi, con il taxi boat ci passi davanti quando vai verso la piccola chiesa sulla spiaggia, Agia Efta Paides. Una volta lì puoi esplorare un paio di grotte vicine.
- sul versante esterno alla Caldera la spiaggia di Katharos, ideale per il relax, una spiaggia di pietra nera, molto solitaria e selvaggia che si fa abbracciare da alte falesie di lava. In questo angolino, che si narra venne utilizzato in tempo di lebbra come ospedale di quarantena per chi arrivava sull’isola, trovi oggi ancora il tramonto più spettacolare di Santorini e di tutte le isole greche. E quando c’è anche una luna piena molto scenografica che ti farà rimanere col fiato sospeso.
Una chicca vicino Ammoudi Santorini
Infine tra le cose da fare da Oia o da Ammoudi c’è una piccola avventura.
Puoi raggiungere la scogliera di Zoodochos Pigi e tuffarti in acque profonde e limpide, un contatto con il mare che vale la pena di sperimentare. E da lì puoi raggiungere a nuoto o in barca l’isolotto di Agios Nikolaos, particolare la chiesetta bianca scavata nella roccia.
Vino Santorini: dalla lava al bicchiere
Non ci facciamo certo sfuggire i vini di Santorini e in particolar modo il Sigalas Santorini.
Ma facciamo un passo indietro: l’isola ha un patrimonio vinicolo molto radicato e di qualità. I vitigni crescono raso terra e respirano tutta la sapidità del mare che rafforza lo spirito vulcanico. Per questo una degustazione di Assyrtico. ad esempio, è tra le esperienze che devi fare assolutamente.
Un tour nel vigneto di Sigalas, una parte di approfondimento che i Sommelier dedicano al racconto delle etichette, infine l’abbinamento dei vini con le pietanze uniche di Santorini, cucinate dallo Chef Kyriaki Fotopoulou.
Chiedi le fave e i pomodori, altri due prodotti DOP di origine “lavica”.
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