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Dove si incontrano le anime
Le Basiliche di Fatima si osservano silenziose da una parte all’altra del grande “Recinto” che fa di loro l’eminente Monumento del culto mariano.
Il Piazzale di Preghiera rappresenta la comunione dei fedeli, un brulicare di anime che arrivano fino a qui per raggiungere il luogo delle famose apparizioni della Vergine. Un pellegrinaggio di devoti che, in ginocchio, risalgono la lunga distesa di marmo bianco e il 12 maggio di ogni anno si ritrovano alla Processione delle Candele per illuminare il mondo.
Le Basiliche di Fatima guardano alla Cappella delle Apparizioni
La prima messa di Fatima è stata celebrata nel 1921, quindi quest’anno celebra ben 100 anni. Da quella piccola Cappella delle Apparizioni, le parole di Maria oggi risuonano in spazi sempre più grandi.
Da quei tre Pastorelli, che si riunivano sotto il Leccio Grande per recitare il Rosario, il volto della Signora Bianca è negli occhi delle moltitudini. Anche di coloro che non credono del tutto, ma che percorrono -lo stesso- la strada per incontrarla.
I cammini della bellezza
Nel corso degli anni si sono andati via via formando diversi cammini per giungere fino alle Basiliche di Fatima:
- Il Cammino del Tago
- Il Cammino del Nord
- Il Cammino di Nazarè
- Il Cammino della Costa
Tutti contrassegnati da segnavia sul terreno.
E lei, la Vergine, una statua di cedro brasiliano, attende tutti.
La seconda pietra delle Basiliche di Fatima
La Basilica di Nostra Signora del Rosario fu il primo segnale che il culto di Maria stava crescendo. Iniziarono a costruirla nel 1928, l’architetto era l’olandese Gerardus Samuel che ebbe una triste sorte e morì prima di vederla ultimata.
Nel 1930 è storia la famosa dichiarazione del Vescovo di Leiria che consacra il luogo e quindi da credito alle parole dei Pastorelli, autorizzandone la diffusione.
Una bellezza candida
La pietra bianco mare conferisce purezza e leggiadria alla Basilica di Nostra Signora del Rosario. E a raggiungere il cielo, in senso metaforico, ci pensa la Torre campanaria, decorata con una corona di bronzo del peso di ben 7 tonnellate.
Il suono armonico delle 62 campane ci ricorda che sono un’opera unica, di fattura artigianale, un lavoro di squadra a cui aderirono artisti da tutto il Portogallo.
Così come le vetrate dipinte che raffigurano le apparizioni mariane.
La Basilica abbraccia la Piazza di Preghiera con un ricamo di 200 colonne attraverso cui si snoda la Via Crucis. In alto vegliano le statue dei Santi benedicenti.
La terza pietra: La Basilica della Santissima Trinità
Nel 1974 Monsignor Luciano Guerra suggerì di ampliare la visione del culto. Di guardare lontano e capire che le apparizioni erano diventate importanti per il mondo intero.
Così le Basiliche di Fatima divennero due. La seconda nacque solo trent’anni dopo dalla proposta di Monsignor Guerra e ci vollero 5 anni per essere elevata al rango di Basilica. Ad influire sull’avanzamento di grado, certamente, fu il grande legame instauratosi con la figura del Papa.
Infatti, è noto che qui si preghi moltissimo per il Santo Padre.
L’architettura di Alexandros Tombazis è di natura ben lontana da quella di Gerardus Samuel. È modernissima e ospita circa 9 mila persone.
I pellegrini e i fedeli trovano la loro seduta quando arrivano, non si sentono esclusi, possono raccogliersi in preghiera e accendere una candela.
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