Paros Antiparos: scopri la Valle delle Farfalle

Valle delle Farfalle Paros Foto di Klaus Zeiler da Pixabay

La leggendaria Signora delle Cento Porte

Paros Antiparos sono due isole diversissime eppure unite da un cordone ombelicale invisibile.
Per arrivare ad Antiparos da Paros si prende una barca. La località di Paros più vicina ad Antiparos è Parikia. Parikia che occupa la seconda baia di Paros. Sembra uno scioglilingua, ma questo ci porta a costruire un percorso per farti immaginare il loro legame storico.
Anche qui l’acquerello di barche sul mare prende la scena. Grande attrazione di questo angolo dell’isola è la Chiesa di Nostra Signora delle Cento Porte (Panagia Ekatontapyliani) costruita per celebrare la “dormizione di Maria”.

La Galleria-ghetto delle donne

Questa come tante altre chiese della Grecia sorsero a seguito del grande lavoro di evangelizzazione intrapreso da San Paolo. La Panagia é un luogo che vanta circa 1.500 anni di festeggiamenti nazionali, dell’Assunzione della Vergine Maria, che si svolgono il giorno di Ferragosto.
Sono tante le leggende su questa chiesa e, tra l’altro, non si è mai compreso perché “delle cento porte”, visto che non le ha. L’unico riferimento a questa connotazione, si trova nell’antichità, ma in quel caso Omero si riferiva a Tebe, soprannominandola la “città dalle cento porte”. Resta dunque un mistero l’origine del nome.

Di questa chiesa ti piacerà senz’altro vedere la Galleria Yinaikonitis, a destra dell’entrata. Non solo perché è corredata da immagini bellissime di sante, e da icone bizantine altrettanto stupende, ma anche perché ci racconta dell’isolamento delle donne nell’antichità. Questa galleria, infatti, era l’unico luogo da cui potevano assistere alle celebrazioni.

Porto di Paros Foto di Christophe Schindler da Pixabay

Paros Antiparos: ciò che c’è nel mezzo

Tracciamo un piccolo collegamento rispetto a questa condizione, indicandoti due altri luoghi che in qualche modo hanno avuto nel tempo dei vincoli dello stesso tipo.
E sono: il Monastero di Logovarda il cui accesso è permesso solo agli uomini; e il Monastero Thapsana in cui, invece, sono le donne le uniche a potervi accedere.
Parikia ti può soddisfare enormemente se sei un appassionato di archeologia. Infatti qui potrai visitare il Museo Archeologico di Parikia. Interessanti le statue ma anche una parte della Cronaca di Paros, la tavola con gli accadimenti di un tempo.

La Valle delle Farfalle e le cave di Marathi

Se invece ti appassionano le farfalle, tra maggio e agosto, Paros, è l’isola che fa per te.
Cosa accade di bello in questo periodo? Diciamo che l’avvenimento ha dato il nome alla Valle delle Farfalle, e quindi puoi immaginare che sciami e che variazione di colori subisce questa terra. I pini subiscono una trasformazione, si ha come l’impressione che ondeggino pur stando fermi.
Abbiamo detto che Paros è famosa per il marmo. Le cave di Marathi, vicino Parikia, sono visitabili e offrono una prospettiva sulle attività commerciali che portarono l’isola a diventare una grande potenza navale.

Paros Antiparos: in braccio al vento

Questo angolo di mondo, in cui si consuma l’arte, la storia, il commercio -se scegli i giorni giusti per passarci la vacanza- ti può offrire sia i localini trendy e caotici di Pounda, ma anche una serie di celebrazioni religiose uniche.
E ovviamente non si possono mancare le spiagge. Noi te ne possiamo raccontare alcune.
Un posto davvero particolare è il villaggio di pescatori di Aliki con le spiagge dorate. Di altra dimensione, invece, è la spiaggia di Chrissi Akti, o Golden Beach, adatta per i windsurfer, tanto che in agosto, proprio qui si disputa la Wind Surf World Cup per professionisti.

Antiparos Foto di Christophe Schindler da Pixabay

Paros Antiparos: poco mare in mezzo

Paros Antiparos, è un attimo. Dopo aver visitato una parte della Paros che abbraccia religione, vita notturna e sport acquatici, e dopo aver visitato anche la Paros che invece abbraccia Naoussa, puoi imbarcarti per Antiparos.
Un tempo Paros Antiparos erano unite ma poi “litigarono” e tra loro prese forza il mare.
E Antiparos è un’altra dimensione. E’ più riposante, gli occhi si distendono di fronte alle acque cristalline, così il corpo quando sente sotto di se la sabbia morbida. Qui si fugge volentieri per un bagno, godersi la Grecia remota, buttare via l’orologio.
Il precedente nome di quest’isola era Oliaros che significa “Isola delle foreste” cioè un luogo verdeggiante che ad oggi non esiste più. Solo vicino ad Aghios Theologos, esiste ancora un’area estesa di cedri, quasi sul mare.

Stalattiti contro Stalagmiti

Ci sono tantissime escursioni che puoi fare ad Antiparos, e le approfondiremo, qui ci preme di consigliarti la Grotta Aghios Ioannis che si sposa un po’ con la sopracitata “Nostra Signora delle Cento Porte”. Anche qui si è celebrato un rito sacro.
Sai, le stalattiti, le stalagmiti, fanno sempre breccia. Non è nemmeno claustrofobica, perché è alta almeno 15 metri.
E tra le tante cose che vedrai la stalagmite di 8 metri, la Aghia Tràpeza, che significa “Altare”. C’è su un’iscrizione latina lasciata dal marchese di Nointel che all’epoca era ambasciatore presso Costantinopoli. Questi entrò con un seguito di persone e visto che era Natale celebrarono lì la Santa Messa, su quella stalagmite che sembrava, appunto, un altare.
Ci sono tante storie, seguici, nei prossimi articoli continueremo l’affascinante storia di Antiparos.


Quest’isola è scelta anche da chi vuole SPOSARSI CON RITO CIVILE IN GRECIA


 

 

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