E’ davvero così freddo?
Le isole Lofoten e il mare sono un elemento unico, d’inverno diventano inseparabili.
L’odore salmastro che avvolge questi luoghi fa parte della terra. È rimescolato perfino nelle tinture con cui si dipingono i Rorbu, le antiche casette dei rematori, a cui viene data una mano di olio di pesce.
Durante l’inverno, nonostante ciò che si pensi, questa parte della Norvegia è vivibilissima e il mare non gela. La Corrente calda del Golfo mitiga le temperature e non si scende mai sotto lo zero. E siamo davvero a un passo dal Circolo Polare Artico.
Questo drappeggio di terre simmetriche è uno dei luoghi più belli al mondo.
Catturano l’emozione a lungo. Non si può evitare di fare tante fotografie: ogni angolo racconta la terra vista dall’acqua, il continuo mutare della luce e dei riflessi.
La mattina, l’alba è struggente. Tinge tutto di rosso. Poi ci pensa la neve depositata, a dettare la luminosità alle giornate.
Le isole Lofoten e il mare sarebbero nulla senza pesca
Le isole Lofoten e il mare hanno trovato una loro armonia grazie ai tanti piccoli ponti e gallerie che le rendono accessibili, ma anche ai pescatori che nel corso della storia le hanno rese autonome e ricche.
Il collegamento dall’una all’altra è estremamente importante, sia per chi ci vive che per chi viaggia, permette la loro spendibilità sull’intero territorio norvegese. Ma altrettanto lo è la pesca.
Le Lofoten e i suoi abitanti, così come buona parte della Norvegia, vive di mare e vive di pesca. Il merluzzo nordico, lo Skrei, in inverno attraversa il mare di Barents e arriva fino alle coste norvegesi, attratto dal plancton prodotto dalla Corrente del Golfo. Qui si riproduce. E i pescherecci si fanno trovare pronti alla caccia. È una cosa disumane, se ci si pensa, ma è così che sopravvivono queste popolazioni: a discapito del periodo d’amore dei merluzzi.
La nota positiva è che la pesca è regolata in modo tale che i pesci abbiano il tempo di riprodursi e l’inquinamento è azzerato dai notevoli sforzi fatti per mantenere i mari puliti. Le Lofoten godono di un marchio di qualità che ne fa una destinazione sostenibile.
L’Aurora Boreale sotto la Muraglia delle Lofoten
In inverno, con il fenomeno dell’Aurora Boreale, questi luoghi fiammeggiano di verde e violaceo: è il periodo di maggiore concentrazione di energie. Di certo sarai attratta da questo periodo dell’anno per visitarle, ma in verità, ogni stagione è buona per ritagliarsi una vacanza da queste parti.
L’ora blu, il sole di mezzanotte, la neve, i fiorellini che spuntano sui tetti delle case raccontano quattro condizioni di vita diverse e quattro emozioni diverse.
Le isole Lofoten e il mare sono accompagnati dalle montagne che formano uno scenario incomparabile. Un arcipelago chiamato “Muraglia delle Lofoten” che secondo i geologi è la formazione rocciosa più antica al mondo con i suoi diecimila anni di età.
Le Isole Lofoten e il mare si animano l’inverno
In questo angolo di bellezza primordiale la neve diventa attrice protagonista avvolgendo tutto col suo manto candido. Ma la vita non si ferma. Anzi, i porti si animano di pescherecci che tornano dalla caccia grossa; i ristoranti iniziano a profumare di merluzzo, alcuni lo friggono altri lo marinano. C’è chi partecipa alla Coppa del Mondo di Pesca, chi organizza ciaspolate, altri partono per inalare l’odore del mare, navigare il Trollfjord e catturare immagini suggestive dell’avventura. È facile vedere i bambini che vanno a scuola con lo slittino, le donne a fare la spesa con gli sci. C’è un fermento in strada davvero suggestivo. E anche le montagne vengono prese d’assalto dai trekkers, da chi vuole camminare sulla neve mentre il mare si staglia sotto, intoccabile.
L’acqua è metallica, assorbe la luce che rimanda la neve. E in lontananza ci sono tanti piccoli paesini da visitare, tradizioni da vivere.
Le isole Lofoten e il mare trovano un equilibrio invidiabile l’inverno, non ci sono limitazioni, si può fare tutto. E quando il merluzzo è pescato arriva la stagione dell’essiccazione, ma quella è un’altra storia.
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