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ToggleAtene sotto i fuochi d’artificio
Il Capodanno ad Atene è un’esperienza che va vissuta almeno una volta nella vita, così come l’atmosfera del Natale in Grecia, così festoso e ricco di tradizioni.
Tra la notte del 31 Dicembre e la mattina del 1 Gennaio i cieli di Atene diventano poesia, pieni di colore come se gli dèi esultassero. E l’Acropoli se ne sta lassù, in cima, illuminata e bellissima a fare da cornice ai festeggiamenti.
Passare il capodanno in una Città d’Arte è risaputo, non è come stare chiusi in un classico e ormai antiquato veglione, la festa è fuori, nelle piazze deputate ad accogliere la gente. E allora ecco che Piazza Syntagma si trasforma in un palcoscenico e fa le ore piccole. Piena di luci, di vita, di profumi.
Le tradizioni del Capodanno ad Atene
Il Natale in Grecia profuma di cannella e di miele, le case si riempiono di dolcetti, quelli più famosi sono i melomakarona e i kourabiedes. E si beve ouzo come se non ci fosse un domani. Anche il Capodanno ad Atene ha un suo ritmo, le sue usanze. Ha soprattutto il suono dei triangolini di acciaio con cui i bambini accompagnano i tradizionali canti natalizi, le cosiddette Kalanda, in giro per la città. Bussano alle porte, intonando le diverse melodie, e ricevono dei piccoli doni che anticipano l’arrivo di San Basilio la mattina del 1 Gennaio.
San Basilio è così considerato il vero Babbo Natale, anzi, Babbo Natale non esiste secondo la cultura greca.
Alla mezzanotte i greci spengono e riaccendono le luci di casa per salutare l’anno vecchio e dare il benvenuto al nuovo. Essendo una formula magica, se non lo si fa chissà cosa potrebbe succedere!
La monetina portafortuna
Il 1 Gennaio, il tuo Capodanno ad Atene, si trasforma in cultura del cibo. Devi assolutamente seguire le tradizioni e tagliare la famosa Vassilopita, la ciambella dolce che nasconde nell’impasto una monetina. Le prime tre fette vengono messe da parte per San Basilio, la Madonna e Gesù, le altre sono a disposizione dei commensali. E se ti capita la monetina avrai, secondo la tradizione, un anno più che fortunato.
Se vuoi assicurarti un po’ di fortuna comunque, porta con te un melograno. Un tempo durante il Capodanno in Grecia si lanciava a terra un melograno, appunto, per augurarsi un anno ricco di sorprese e prospero. Così, non dovessi pescare la monetina avrai sempre un’alternativa “valida”.
Cosa vedere ad Atene a Capodanno? Le magnifiche colline
Spesso di Atene si dimentica che non ruota tutto intorno all’Acropoli, o meglio, non c’è solo l’Acropoli.
Sicuramente quello che non va sottovalutato è il grande fascino e potere che esercitano i quartieri. Ognuno con le proprie peculiarità, monumenti storici, la propria intima urbanità.
E non va dimenticato che non esiste solo la montagna dell’Acropoli ma anche altre colline tra i quartieri di Atene.
L’elemento di forza di queste colline è la vista panoramica, poter regalare -da diverse angolazioni- la città dall’alto, per poi scorrere gli occhi fino alle montagne dell’Attica e al Golfo di Saronico.
Il Parco archeologico di Filopappo, Pnice e Collina delle Ninfe
La Collina di Filopappo, ad esempio, gioca un ruolo fondamentale: il tramonto da qui è davvero suggestivo ma anche la vista dell’Acropoli lo è.
Filopappo era il principe esiliato dal Regno di Commagene che divenne senatore ad Atene e tessè importanti relazioni con personaggi di alto lignaggio della cultura e della politica greca. Quando morì venne eretto un monumento funerario in cima alla collina che ne porta anche il nome.
Prima di diventare la collina di Filopappo, però, era conosciuta come Mouseion, la Collina delle Muse, dove nell’antichità pare vivessero nove muse. Intorno alla collina si muove un parco archeologico all’interno del quale è possibile visitare la Chiesa di Agios Dimitrios Loumbardiaris, la Prigione di Socrate e il Tempio delle Muse.
Il percorso include anche la Collina di Pnice e la Collina delle Ninfe. La prima ci porta nella cava-anfiteatro in cui si adunavano le assemblee cittadine, poi davanti al Teatro di Pan e al Teatro Dora Stratou, e infine alla Fontana di Pnice.
L’altra è famosa per l’Osservatorio Nazionale Greco insignito del premio “Copernicus Master Awards” nel 2014.
Un po’ di mitologia tra le colline di Atene
Tra le bouganville, gli ulivi e gli odori di rosmarino si ripercorre quello che è stato il luogo di una battaglia mitologica, la Battaglia delle Amazzoni. Ma la leggenda è molto confusa ed ha diverse interpretazioni.
Tuttavia pare che le Amazzoni sfidarono Teseo, re di Atene, non si sa se per riavere indietro la propria sorella Antiope, Regina delle Amazzoni, o se per il famoso furto della cintura di Ares che decretò la loro sconfitta. Ma queste guerriere non ottennero ciò per cui si mossero, alla fine furono sconfitte e tornò la pace ad Atene.
Il Capodanno ad Atene e il Natale in Grecia sposano la Grecia Classica
Il Capodanno ad Atene è la scusa per visitare un po’ di Grecia sotto Natale. Muoversi alla volta dell’Attica, fino a Capo Sounion che è uno dei punti focali nei dintorni. Un promontorio sul quale si erge il Tempio di Poseidone. Da lassù puoi assistere a un tramonto meraviglioso, rosa e poi rosso. Non si può mancare Delfi, la storia dell’Oracolo e della Pizia, la storia delle aquile di Zeus che hanno decretato, incrociando il proprio percorso, l’ombelico del mondo.
Le altre tradizioni del Capodanno ad Atene
Direzione Peloponneso.
Questa è una di quelle terre che non si dimenticano. Immersa nel verde dei suoi uliveti e rigata dai filari delle vigne, richiama da sempre l’interesse del mondo per i siti archeologici che hanno fatto la storia della Grecia.
Puoi entrare nell’Antica Micene, la città scomparsa e poi ritrovata dall’archeologo tedesco, Heinrich Schliemann.
Fu la scoperta più importante di tutti i tempi perché fino ad allora era stata decantata solo dalla penna di Omero .
E puoi entrare nel Teatro di Epidauro. Se hai trovato la monetina nella Vassilopita ti consigliamo di usarla qui. Ma anche se non l’hai trovata usa una monetina qualsiasi. Dì al tuo compagno di viaggio di lasciarla cadere in terra e tu sali tutti i gradoni, fino all’ultimo. Resterai sorpreso di sentire quel piccolo tintinnio forte e chiaro. Questo perché sei nel Teatro con la migliore acustica della storia. Un caso che ancora si studia.
Un “passaggio” obbligato
Per raggiungere questi due siti si passa per il leggendario Canale di Corinto, un istmo reciso per lasciare il posto alla praticità e permettere alle navi di risparmiare tempo. Anche se, oggi, è pressoché inutile viste le dimensioni attuali delle navi. Comunque è sempre un luogo che ha segnato dei passaggi importanti nella storia per la sua posizione strategica. Prima fra tutte la battaglia di Corinto dove i Romani prevalsero nettamente sulla Grecia e le tolsero ogni autorità e molto altro.
Festeggiare il Capodanno ad Atene è tutto questo, respira il Natale in Grecia, respira un po’ di libertà.