Un quartiere pieno di storia
Conosciuto come Quartiere Letterario di Madrid, per via degli scrittori famosi che vi hanno soggiornato -come Cervantes, Lope de Vega e Garcia Lorca– Las Huertas, ovvero “Gli Orti di Madrid”, è una delle zone della città più frequentate. Il suo nome ci riporta a un periodo durante il quale era una terra dedita alle coltivazioni. Almeno fino a quando non iniziò a svilupparsi e quindi alcuni dei suoi quartieri persero le proprie origini.
Scritte d’oro nel Quartiere Letterario di Madrid
E, questo quartiere, meno ambizioso di altri, fu scelto dai letterati proprio perché era economicamente abbordabile. Il pensiero che oggi sia invece il più importante e che ospiti un’icona come il Museo del Prado, ci fa sorridere e rincuorare.
Il marciapiede di Via degli Orti si fa portavoce, attraverso frasi d’autore -scritte in oro- del famoso Secolo d’Oro che ha reso prolifica questa parte di Madrid, più di altre.
Il Museo del Prado
Ci sono tante cose da vedere nel Quartiere letterario di Madrid. Abbiamo accennato al Museo del Prado, la pinacoteca tra le più ricche del mondo.
Vanta collezioni che provengono da ogni parte d’Europa. Capolavori come Las Merinas di Velázquez, la Maja di Goya, Le Tre Grazie di Rubens, solo per citarne alcuni, occupano un posto d’onore nelle sale, ormai di fama internazionale.
I cortili delle commedie del Principe
Via degli Orti fa luce anche su un’altra passione artistica di questo quartiere: i Corrales de Comedia, cioè i Cortili dove si svolgevano le commedie del Principe. Ne è un esempio il Teatro Spagnolo, tra i più antichi al mondo, che nasce proprio su uno di questi chiostri. Il Corral lasciò il posto al Coliseo del Principe ma dopo un incendio, della struttura, rimase in piedi solo la facciata. La facciata è del 1744, il Teatro Spagnolo è del 1802.
Il triangolo d’oro del Quartiere Letterario
Se volessi iniziare proprio dal Quartiere Letterario di Madrid, che in effetti non ha una sua legislatura, devi sapere che sei all’interno di un triangolo tra Via degli Orti, di cui abbiamo raccontato le origini, Piazza Sant’Anna e il Paseo del Prado.
Quest’ultimo, da cui evidentemente il Museo prende il nome, è uno dei più importanti boulevard di Madrid, e quella che oggi interpretiamo solo come una meravigliosa via alberata, era in effetti un progetto studiato per dividere i distretti della città dai recinti monacali della vecchia Prado.
Piazza Sant’Anna invece nacque dopo la demolizione del Convento delle Carmelitane Scalze e di altri palazzi, un intervento necessario in previsione del nuovo assetto urbanistico. Al loro posto sono sorti edifici più moderni tra cui Villa Rosa, con la sua tipica facciata dipinta di azalee, che cela il palcoscenico di Flamenco più antico di Madrid, il Tablao.
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